jeudi 25 février 2016

*CULTURA* Leo, L'oscar ce l'avrai un altra volta.

Perchè quest'anno, lo vince Glen Hansard. Sì, lo so che è un cantante, lo so perchè sono andata al suo 
concerto ieri ed è per questo che lo merita lui l'Oscar. 

Bene. una volta detto ciò, devo confessare che prima di chiedere a D. se lo conoscesse e vedere la sua faccia del ohmygod che ho capito che avevo fatto una figuraccia. 

Non avevo mai sentito un pezzo suo e a dire il vero dopo ricerche su google images. Una cosa si nota più delle altre: il suo origine.

Glen è un irish guy e quindi si è rosso (benvenuti stereotipi !) e poi non mi metto a cercare più di tanto finchè...io mi ricordi che il concerto è stasera e che magari un pezzo lo dovrei sentire. 

Da quel momento, nelle mie cuffie si sentiva solo della musica alla Damien Rice (di cui è un ottimo amico ma questo lo scoprirò più tardi)  ma comunque più folk, più blues. 

Un po` come un cugino lontano irlandese di Bruce Springsteen e la, possiamo dirlo YES! Un concerto con ottimi propositi si annuncia.

Arrivati giusto in tempo al teatro Capitol di Offenbach; ho capito che in realtà eravamo alla ceremonia degli oscar. (e bim!)



Piccola info pratica: i tedeschi sono puntuali e anche abbastanza "earlybirds";(quindi se come noi il concerto inizia alle 20 andateci in anticipo è meglio, molto meglio -_-') perchè sennò anche voi avrete la possibilità di vedere il concerto dalla 125478780 esima fila.

Dopo la prima parte e le qualche canzoni moscie per i miei gusti, arriva Lui.

L'immagine mentale appena entrò sul palco fu quella dei gnomi di babbo Natale o di babbo Natale stesso. (ma qua sotto assomigla a Van Gogh e poi era tanto tempo penso perchè ha 46 anni oggi il signore)



Non so bene il perchè ma ci ho pensato tutta la serata. Forse perchè trasmette subito simpatia appena sale sul palco. Sembra il tipico irlandese che incontri e con cui ti bevi Guiness su Guinness.

Dopo 5 secondi, una volta i fiatti e i violini sono anche loro della festa, una grinta travvolge tutti (ho detto tutti, anche il vecchietto a destra ondegiava) e una voglia di avere un rapporto col pubblico a dire poco FAN-TAS-TI-CO.
Quasi due ore di concerto, una bottiglietta d'acqua che si è rovesciato in testa e 3 corde di chittarra rotte non l'hanno fatto smettere di suonare e di alternare con l'acapella.

Che dire se passa per la vostra città andateci. andateci! andateci! Merita ogni euro del biglietto!

Merci Glen!

La sua pagina e il suo sito per vedere se suona vicino a casa vostra

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